martedì 11 agosto 2015

Perle dai libri: Cos'è la creatività..?


Oggi, per la mia rubrica "Perle dai libri", vorrei condividere un passo tratto dal libro "Donne che corrono coi lupi", di Clarissa Pinkola Estés. 


Clarissa Pinkola Estés è un'analista che da oltre vent'anni insegna ed esercita la professione. E' stata direttrice del CG Jung Center di Denver e ha conseguito il dottorato in etnologìa e in psicologìa clinica.

"Donne che corrono coi lupi" non è un romanzo. Ogni capitolo riporta una fiaba, alcune molto note, come Barbablù o Scarpette rosse, e altre meno note e affascinanti, come La donna scheletro o Pelle di foca pelle d'anima. Di ogni fiaba è spiegato come possono essere utili per l'analisi psicologica. 
Il libro è famoso perchè pur essendo un saggio, ha un linguaggio coinvolgente e affascinante, che esalta tutto ciò che nella donna è forte e indomito.

Il passo che mi è piaciuto riguarda la creatività e le sue forme:


(Immagine: Chiara Vigo, Sant'Antioco, ultima filatrice di bisso)

"La creatività è multiforme. Ora assume una forma, ora un'altra. E' come uno spirito abbagliante che appare a tutti noi, ma è difficile a descriversi perchè le voci non concordano su quel che si è visto nel lampo brillante. Il maneggiare pigmenti e tele, o frammenti di pittura e carte da parati è una prova della sua esistenza? Che dire di carta e penna, delle aiuole fiorite nei giardini, della costruzione di un'università? Certo. Sfiorare con amore le foglie di una pianta, demolire un "grosso affare", far andare il telaio, trovare la proprio voce, amare bene qualcuno? Certo. Sollevare il corpo caldo del neonato, allevare un bambino fino all'età adulta, aiutare una nazione a rialzarsi? Certo. Tendere al matrimonio come al frutteto che è, scavare alla ricerca dell'oro psichico, trovare la parola ben fatta, cucire una tenda azzurra? Tutto rientra nella vita creativa. Sono tutte cose provenienti dalla Donna Selvaggia, il Rio Abajo Rio che scorre nella nostra vita.
Alcuni dicono che la vita creativa sta nelle idee, altri dicono che sta nei fatti. In molti casi pare trovarsi nel semplice essere. Non è virtuosismo, è l'amore per qualcosa, tanto amore, - non importa se per una persona, una parola, un'immagine, un'idea, la terra o l'umanità - con la cui profusione non si può che creare. Non è una questione di volontà, nè di un singolo atto di volontà; semplicemente si deve.
La forza creativa scorre sul terreno della psiche alla ricerca delle cavità naturali, gli arroyos, i canali che esistono in noi. Ne diventiamo i tributari, i bacini; siamo le sue pozze, i suoi stagni, le sue correnti e i suoi santuari. La forza creativa selvaggia scorre nei letti che abbiamo, quelli con cui siamo nati e quelli che abbiamo scavato con le nostre mani. Non dobbiamo riempirli ma semplicemente predisporli.
Nella tradizione archetipica esiste il concetto che, se si prepara uno speciale posto psichico, l'essere, la forza creativa, la fonte dell'anima lo sentiranno, troveranno la via, albergheranno in quel posto.
[...] Quando il grande fiume sotterraneo trova estuari e rami nella psiche, la nostra vita creativa si riempie e si svuota, sale e si abbassa nelle stagioni come in un fiume selvaggio."

... Buona creazione! :-)

Nessun commento:

Posta un commento